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Gli obiettivi per il 2019

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Pitch

Care associate, cari associati,

Inizia il 2019, anno nel quale contiamo di realizzare i nostri obiettivi. La Magna Charta, che qui ripubblichiamo, è il documento che li racchiude integralmente, al quale abbiamo ispirato la nostra attività e che ci spinge a continuare ad andare avanti.

– Sono partite le assemblee elettive tra molti nostri associati. Altre sono in programma. È il primo passo verso la costruzione di una struttura democratica all’interno del settore arbitrale: mai, prima d’ora, si era avuta menzione di attività simili, mai siamo stati così vicini all’elezione dei nostri rappresentanti.

– Il lavoro di qualità deve essere premiato. Il merito riconosciuto. Il demerito, sia tecnico, sia amministrativo, non può essere scusato. Continueremo con forza sempre maggiore, senza timore di intraprendere iniziative forti, la nostra battaglia per la costruzione di un sistema meritocratico.

– Troppi colleghi hanno abbandonato l’attività o si stanno disamorando a causa di comunicazioni non chiare e promesse non mantenute. Troppi giovani sono disorientati dalla mancanza di trasparenza, non sapendo quale sia il loro percorso di crescita e quali gli strumenti a loro disposizione. Troppo, infine, si è detto sulle mancanze amministrative, che stanno esponendo da anni sia i nuovi arbitri, sia i più esperti a inaccettabili anticipi di spesa.

Felici di poter sentire la vostra voce, orgogliosi di poter dar voce ad ogni esigenza, auguriamo un buon 2019 a tutti.

ARIA

MAGNA CHARTA – A.R.I.A.

I Regolamenti Federali (R.O., Codice Etico, R.A.S., R.G.) definiscono con precisione i doveri degli arbitri di rugby. A tali obblighi devono però corrispondere altrettanti diritti.
L’Art. 65 – “Doveri e Diritti degli Arbitri” del novellato Regolamento Organico (Approvato dal Consiglio Federale con deliberazione nr. 110 del 24.11.2006 e s.m.i.) definisce 13 doveri e 2 soli diritti (rimborso e tessera SIAE).

Noi crediamo che questa prospettazione sia ingenerosa per i direttori di gara, che devono essere portatori anche di diritti. Qui tentiamo di definirli.

Diritto a essere indipendenti, imparziali, autonomi e privi di condizionamenti.
Diritto a essere rispettati.
Diritto a essere adeguatamente formati.
Diritto a essere informati circa le decisioni che li riguardano.
Diritto a essere parte del gioco.
Diritto a percepire un adeguato compenso ed al rimborso delle spese sostenute.
Diritto a un “ambiente di lavoro” sereno.
Diritto a essere equamente valutati.
Diritto a eleggere i propri rappresentanti.
Diritto a essere tutelati in sede di giustizia sportiva.
Diritto alla parità di trattamento rispetto ai tecnici, ai giocatori, ai dirigenti.
Diritto a essere adeguatamente rappresentati nei consessi internazionali.
Diritto all’assistenza sanitaria e assicurativa in caso di infortuni nell’esercizio della funzione o in preparazione a essa.

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