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Nuova stagione sportiva 2019/20

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Pitch

Care colleghe, cari colleghi,

la nuova stagione sportiva è ormai iniziata e vale la pena voltarsi un po’ indietro, per capire da dove veniamo e renderci conto meglio di dove stiamo andando.

Vogliamo portare la nostra memoria all’inizio della stagione sportiva 2013/14, quando il Consiglio Federale decideva di porre la Commissione Nazionale Arbitri sotto la responsabilità dell’ufficio Tecnico. In altre parole, la nuova CNAr, appena nominata, veniva posta alle cure del Direttore Tecnico, Prof. Francesco Ascione, totalmente estraneo al mondo arbitrale. A quella data, la situazione del settore arbitrale era questa:

Nel 2008/09, fu istituita l’”Accademia Arbitrale”, dove una volta al mese per un periodo di tre anni, venivano chiamati a formarsi una quindicina tra i migliori giovani arbitri dell’intero territorio nazionale. Essa ha dato un notevole contributo alla formazione dei giovani, ma nonostante la positività dei risultati e le potenzialità ancora inespresse, sotto la nuova gestione è stata ABOLITA.
I raduni di aggiornamento annuali prevedevano quattro giorni di formazione, dal giovedì alla domenica. Sono stati tutti ridotti di un giorno per il massimo campionato e la serie A e relegati al solo weekend per le altre categorie. Inoltre, è stata abolita la diaria per i partecipanti.
I rimborsi agli arbitri prevedevano la diaria (via via crescente), il rimborso della percorrenza chilometrica (0,30€/Km), il rimborso del pedaggio autostradale e, quando autorizzato dal designatore, il rimborso del pasto per ogni categoria, già dall’U14. Ciò valeva anche per le prestazioni nazionali, dalla serie B all’Eccellenza, cui si aggiungevano pasti, pernotti, mezzi di trasporto. Questo equo sistema, sotto la nuova gestione, venne ABOLITO per passare ad un rimborso forfettario, che, come abbiamo visto, penalizza chi non risieda in zone limitrofe alle sedi delle gare e limita il turnover sui campi. Per debita informazione, alleghiamo le tabelle allora vigenti e, per confronto, quelle tuttora in vigore (stranamente non più presenti sul sito della FIR).
L’impiego di tutor e osservatori è stato drasticamente ridotto, quando non completamente azzerato, dalla nuova gestione. Ci siamo più volte soffermati sulle conseguenze deleterie per la crescita tecnica individuale. Inoltre, in questo modo, la CNAr non detiene più, di fatto, il controllo sullo stato di formazione degli arbitri.
Rileviamo che i capi sezione non vengono più ufficialmente nominati: oltre a mancare una circolare in merito, nel sito federale figurano nell’organigramma quelli di qualche anno addietro. Forse, è un modo implicito di riaffermare la convinzione del nostro direttore tecnico, Ascione: “le sezioni non dovrebbero esistere e gli arbitri devono nascere e crescere nelle singole società”.
I Tecnici Territoriali, ora con nuova denominazione e competenza limitata a una singola regione anziché a un’area, visitavano periodicamente le sezioni del territorio e mensilmente tenevano
riunioni intersezionali, incentivate dalla CNAr, per rendere più uniforme la formazione e per garantire interventi tecnici di qualità. Ad oggi, dette riunioni non esistono più: tutto è demandato
all’iniziativa dei formatori e loro responsabili regionali.
Come detto, Ascione, detentore dell’ultima parola sulle scelte operate nel settore arbitrale, che più volte ne ha rivendicato la paternità, non ha mai arbitrato…

A.R.I.A.

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